mercoledì 12 ottobre 2011

Un paio di click per curare la paralisi

Il Regenerative Medicine Promotion Act of 2011
La medicina rigenerativa può trasformare il modo in cui vengono scoperte e prodotte le medicine e il modo in cui viene effettuata l’assistenza sanitaria. Essa rappresenta un nuovo paradigma nell’ambito dell’assistenza sanitaria in grado di soddisfare esigenze mediche ancora irrisolte concentrandosi sulle cause di base della malattia. A lungo considerata un’idea futuristica, oggi la medicina rigenerativa è a portata di mano. La medicina rigenerativa è un settore interdisciplinare in rapida evoluzione nel campo dell’assistenza sanitaria in grado di tradurre le nozioni fondamentali della biologia, della chimica e della fisica in materiali, strumenti, sistemi e strategie terapeutiche, incluse le terapie basate sulle cellule staminali, che aumentano, riparano, sostituiscono o rigenerano organi e tessuti. Tutto ciò costituisce un potenziale straordinario sia in termini medici che in relazione alla creazione di un nuovo settore commerciale globale. Le implicazioni dei costi legati a una malattia cronica fanno della medicina rigenerativa l’unica scelta auspicabile per il futuro.
Unite2FightParalysis ha bisogno del vostro sostegno per il Regenerative Medicine Promotion Act of 2011.
http://www.alliancerm.org/advocacy-issues/legislative-priorities/

Un disegno di legge molto importante, il Regenerative Medicine Promotion Act of 2011, (cliccate qui per maggiori informazioni) è stato presentato alla Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti e l’obiettivo ora è quello di far presentare questo disegno di legge anche al Senato americano. Ricordate,la medicina rigenerativa è quella cosa che permetterà alle persone di alzarsi dalla sedia e tornare a camminare!


Per far sì che il disegno di legge venga presentato c’è bisogno di promotori. Ha già una promotrice, la Senatrice Barbara Boxer, ma c’è bisogno che anche un Senatore repubblicano promuova il disegno di legge, altrimenti non andrà da nessuna parte.

Per questo Unite2Fight Paralysis (un’organizzazione di base il cui obiettivo è trovare una cura per la paralisi - visitate il sito www.U2FP.org) sta promuovendo una seduta di lobbying faccia a faccia a Washington, il 18 ottobre, nell’ambito della loro conferenza Working2Walk.

Non possiamo essere tutti presenti per aiutarli a portare avanti il loro impegno, ma anche voi potete dare una mano a convincere qualche Senatore repubblicano a promuovere questo disegno di legge inviando la seguente email. Per fargli sapere che le persone dentro e fuori dall’America guardano agli Stati Uniti quale guida per una questione così importante: curare la paralisi e tante altre malattie.

Mandate un messaggio a questi Senatori degli Stati Uniti.

L’Onorevole Mark Kirk (Illinois)
L’Onorevole Scott Brown (Massachusetts)
L’Onorevole Susan Collins (Maine)
L’Onorevole Olympia Snowe (Maine)

La campagna è terminata


martedì 11 ottobre 2011

La vera storia di Tuttinpiedi

Adriano La Rocca racconta


Salve, sono Adriano La Rocca, il padre di Alessio.

Lui, mia moglie ed io costituimmo il Comitato "tuttinpiedi".

Come ha scritto Paolo Cipolla, quella iniziativa, che era volta ad istituire ufficialmente la Giornata Nazionale per la RICERCA SCIENTIFICA sulle lesioni al midollo spinale, si proponeva di mettere a punto un meccanismo legittimo che raccogliesse fondi da destinare prevalentemente a quello specifico scopo.
E' stato, voglio qui sottolinearlo e ribadirlo, grazie fondamentalmente all'interessamento ed all'aiuto generosissimo ed insostituibile di migliaia di tetra-paraplegici, grazie alla sfida raccolta e sostenuta dalla "base" (cioè dai malati e dai cittadini), che quel rabbioso desiderio, esternato con un filo di voce da mio figlio il giorno stesso, a poche ore dall'incidente che lo aveva reso peraplegico (erano le 17:30 circa del 06.08.2002 e lui stava appena uscendo, in lacrime, dalla sala operatoria dell'Ospedale "Marino" di Cagliari, dove era stato sottoposto  all'intervento di stabilizzazione e ricostruzione di alcune vertebre) si è potuto concretizzare in DENUNCIA ed in PROPOSTA.

Tengo moltissimo a precisare che io e mia moglie, meri prestatori dei nostri rispettivi nomi e cognomi e delle sottoscrizioni notarili occorrenti per legge alla costituzione giuridica del Comitato, abbiamo semplicemente messo in pratica quanto Alessio ci chiedeva e si proponeva (essendone fisicamente impossibilitato) di fare.
Moltissime persone, normodotate e non, ci hanno aiutati ed a loro dobbiamo la nostra totale, sincera ed imperitura gratitudine.

Le adesioni al Comitato "Tuttinpiedi", in verità, furono molte, molte più di 20.000 (conserviamo ancora una quarantina di scatoloni contenenti i moduli di adesione, debitamente firmati, provenienti da tutto il Paese ed anche da tantissimi cittadini di nazionalità italiana, residenti all'estero).

Va fatto presente, a questo punto, che la FAIP (Federazione della Associazioni Italiane Paratetraplegici) venne a trovarsi abbastanza "spiazzata" da quella iniziativa e finanche in forte imbarazzo, adusa come era (e come forse ancora è) a trattare il tema delle lesioni al midollo spinale da un punto di vista prevalentemente assistenziale (pensioni, sanità, ausili, farmaci, abbattimento delle barriere architettoniche, etc...) e non anche sotto l'aspetto della possibilità di finanziare, organizzare e sviluppare ricerca scientifica per la cura delle lesioni al midollo spinale.

Vorrei subito chiarire che, sino a quando non riuscirà possibile curare i para-tertaplegici, sarà pur necessario che di essi lo Stato e le altre Istituzioni si prendano cura, per cui l'attività della Federazione è certamente commendevole, ancorché non esaustiva.

Sotto questo punto di vista, quindi, la FAIP è stata (forse ancora è) una Associazione di tipo "corporativo", tendente, mi spiego meglio, a tutelare gli interessi ed organizzare e rappresentare i bisogni di una categoria di soggetti quali essi adesso sono e, prevedibilmente, rimarranno a lungo (non sarebbe certo lodevole abbandonare a se stessi i para-tetraplegici, in attesa che venga scoperta una CURA)!
Cosa dire?

Dovrei scrivere troppo a lungo e raccontare di tantissimi episodi, particolari, avvenimenti, incontri, convegni, confessioni inenarrabili, corrispondenze, in seguito ai quali la "giornata per la RICERCA sulle lesioni al midollo spinale", è diventata "Giornata per le persone con lesione al midollo spinale". Un calvario, credetemi!
Del fatto che le cose siano andare a finire in questo modo, voglio sinceramente aggiungere, non meno scandalo, certo che no, ma è pur vero che il risultato ottenuto non corrisponde esattamente a quello originariamente auspicato da Alessio (era il 6 agosto 2002), innanzitutto, e poi da noi genitori (che siamo stati con lui cofondatori - ma questo è il meno - ed i primi attivisti) e poi dalle decine e decine di volontari ed, infine, dalle migliaia di cittadini che hanno aderito e dato forza a quella idea ed al Comitato, permettendogli di "camminare", di farsi strada!

Su facebook, ad esempio, trovo un gruppo che si chiama: "Iniziamo la Sperimentazione in Italia per la cura delle lesioni spinali" e poi, scorrendovi alcuni degli interventi, trovo che dietro certi nominativi si nascondono quelle stesse persone che, da noi interpellate e sollecitate perché aderissero al Comitato o perché si mobilitassero affinché la ricerca scientifica nel nostro Paese non fosse più schiava delle catene che la imprigionano, si opponevano tenacemente allo sviluppo di una ricerca libera, seria e validata, perché, innanzitutto, LAICA!

Il Comitato "Tuttinpiedi", se vogliamo dircela  proprio tutta, non ha raggiunto il suo scopo, per due ordini di motivi:
1) la campagna di adesioni e di sensibilizzazione sul tema della ricerca scientifica per la cura delle lesioni al midollo spinale ed al Comitato, sfortunatamente, venne a svilupparsi proprio in concomitanza con l'approvazione parlamentare, prima, e con la campagna Referendaria, successivamente, per l'abrogazione della famigerata legge 40 (quella sulla cosiddetta "fecondazione medicalmente assistita": una vera e propria PORCATA giuridica, etica, scientifica e disinformativa volta ad ostacolare qualsivoglia visione e pratica laica della ricerca.

2) l'esistenza di una classe politica (a tutti i livelli ed in tutti gli orientamenti politici, anche quelli più estremisti) e dirigente di questo nostro sventurato Paese, che è irreparabilmente egoista, conservatrice, opportunista, cieca, corrotta ed asservita ai cosiddetti "poteri forti".

Abbiamo speso ed investito intensissimamente, Alessio e noi, cinque anni della nostra vita, delle nostre forze e delle nostre modeste risorse economiche (non abbiamo mai chiesto, né ricevuto contributi economici, neppure per un solo centesimo di Euro) per portare avanti quella piccola, povera , ma anche (permettetemi di aggiungerlo) "coraggiosa" iniziativa, verificando con la massima attenzione, ma proprio scriverei con ossessiva premura, che nessuna forza politica o sociale o culturale vi mettesse sopra il proprio "cappello", la propria "etichetta"!

Non sto a raccontarvi, che vi annoierei.

Non mi dispiacerebbe affatto (parlo per me e soltanto per me, quindi non per Alessio , non per mia moglie, non per i volontari e neppure per gli aderenti al Comitato "tuttinpiedi") che qualcun altro possa raccogliere quella piccola insegna, anche con un nuovo nome e con un più chiaro programma, facendo tesoro, se vorrà, della nostra esperienza: la ricerca scientifica sulle lesioni al midollo spinale, in Italia, non si fa, perché esistono forze potentissime, vastissimi gruppi di interesse economico ed intere categorie di soggetti che vogliono che non si faccia!

Non chiedetemi altro: io e la mia famiglia (Alessio, soprattutto) siamo stanchi, provati, anche un po’ delusi.
Siamo, però, anche molto orgogliosi di aver acceso per primi una fiammella che ha diffuso una luce fortissima e chiara sopra una delle tante oscure vicende e condizioni del nostro Paese.

Nel 2010 la "Giornata " ha raccolto circa 40.000 Euro (pochissima roba) che sono stati destinati a quattro diversi progetti di ricerca.

Grazie per l'ospitalità.

Adriano La Rocca.

martedì 4 ottobre 2011

Domande e Risposte con la Fondazione Rick Hansen

Domanda #1
Per cortesia risponda alla mia importante domanda.
To: Mr. Art Reitmayer, CEO, Rick Hansen Foundation (RHF)

Cc.
Mr. Rick Hansen and Mr. Lyall Knott, Co Chairs, RHF Board of Directors

Mr. Jim Watson, Secretary, RHF Board of Directors

Mr. George Gaffney, Treasurer, RHF Board of Directors

RHF Board of Directors
Mr. Matthew Bosrock
Ms. Sally Douglas
Mr. Perry Goldsmith
Ms. Amanda Hansen
Mr. Jonathan Kallner
Mr. Tod Leiweke
Ms. Sue Paish
Mr. Peter Ufford
Ms. Christine Day

Mr. Bill Barrable, CEO, Rick Hansen Institute,

Dr. Tom Oxland, Interim Director, ICORD

In occasione del 25° anniversario dell’eroico viaggio di Rick per curare la paralisi, vorrei congratularmi con Lei per la recente nomina a direttore generale (CEO) della Rick Hansen Foundation. Se Rick credeva che 25 anni fa una cura per la paralisi fosse possibile, RHF dovrebbe essere consapevole che la cura, alla luce dei recenti progressi scientifici, è ora inevitabile.
Da persona interessata da una lesione al midollo spinale (SCI) credo che la nomina di un nuovo CEO in questo frangente, permetta alla RHF di accelerare il suo lavoro verso una cura. Come noi tutti ben sappiamo una cura non arriva solamente da una speranza ma attraverso un duro lavoro, perseveranza e il sostegno della scienza.
Tuttavia, sono preoccupato che RHF possa aver perso parte dell’attenzione nel perseguire la cura per le lesioni midollari.
La mia preoccupazione deriva dalle informazioni postate sia sul sito web del Rick Hansen Institue sia dell’ ICORD (entrambe fondate dalla RHF). Guardando queste informazioni non vedo la rigenerazione del sistema nervoso centrale (CNS) come principale priorità di entrambi questi due gruppi.
Desidererei quindi sapere che percentuale dei fondi di RHF vengono spesi in ricerca per la rigenerazione del CNS e quindi curare le lesioni midollari.
Sono cosciente che l’assistenza e la qualità della vita è importante per chi vive con una lesione al midollo spinale, ma una cura che ora si dimostra essere alla nostra portata è altrettanto importante ed è di fatto l’unica soluzione per ottenere la migliore qualità di vita possibile.
Ringraziando per l’attenzione, rimango in attesa di una sollecita riposta alla mia domanda.


Risposta #1
Caro Dennis,
Grazie per la tua richiesta d’informazioni. Cogliamo l’occasione per condividere con te ulteriori dettagli sulla natura del nostro lavoro.
La Fondazione Rick Hansen (RHF) concentra i suoi sforzi sul miglioramento della vita quotidiana delle persone affette da disabilità, creando comunità più accessibili e inclusive e accelerando la ricerca di una cura per le lesioni al midollo spinale (SCI).
Come sai la ricerca sulle SCI è estremamente complessa. Il continuum della cura – dall’insorgenza della lesione, alla riabilitazione e al recupero – è esteso, e richiede un supporto finanziario e pratico a tutti i livelli per garantire alle persone affette da SCI di poter continuare a vivere come cittadini produttivi in una società inclusiva e accessibile.
Dal 1988, la RHF ha stanziato 200 milioni di dollari per la ricerca sulle SCI e per i programmi incentrati sulla qualità della vita, aiutando a migliorare la prognosi per le persone che sono affette da lesioni da poco tempo, e dirigendo i fondi verso maggiori garanzie per la ricerca e programmi filantropici.
Tra gli impegni della Fondazione per trovare una cura per le SCI, figura la creazione di un Istituto Rick Hansen [http://www.rickhanseninstitute.org/](RHI). Questo Istituto indipendente rientra in un progetto di collaborazione che coinvolge tutto il Canada, dedicato ad accelerare i progressi nella ricerca di una cura e al miglioramento della qualità della vita delle persone affette da SCI e disabilità correlate. L’RHI realizza i suoi investimenti e supporta il lavoro più promettente nell’ambito della ricerca traslazionale sulle SCI e l’adozione della migliore prassi, compreso il sostegno agli esperti che lavorano nel promettente settore della ricerca sulle cellule staminali. Questi ricercatori hanno anche l’obiettivo di trovare soluzioni adeguate per migliorare la vita quotidiana delle persone che convivono con le SCI, quindi il loro focus a breve termine si basa sulla riduzione della gravità delle complicazioni secondarie associate alle SCI.
Sfruttando un network globale di individui e organizzazioni uniti dallo stesso pensiero, l’RHI sta facendo tutto ciò che è nelle sue possibilità per contribuire a creare un mondo senza paralisi dopo l’insorgenza della lesione al midollo spinale. Data la sua relativa dimensione e portata, e considerando il lavoro di altri nella ricerca basilare e primaria in tutto il mondo, il focus dell’istituto si concentra sugli sforzi per accelerare la traduzione delle scoperte e della migliore prassi in un miglioramento dei trattamenti e della qualità della vita per le persone affette da SCI.
Speriamo che queste informazioni possano chiarire il lavoro della Fondazione e dell’Istituto Rick Hansen. Insieme, formiamo un unico membro all’interno di una comunità molto vasta di organizzazioni in tutto il mondo, dedicata a migliorare la qualità della vita delle persone affette da disabilità. La nostra prospettiva a lungo termine mira alla scoperta di una cura per la paralisi dopo la SCI e la nostra continua dedizione al raggiungimento di quest’obiettivo è ancorata ai progressi che si stanno verificando nel campo della ricerca sulle SCI.
Suggeriamo a te e a tutte le persone interessate di visitare i nostri siti web: www.rickhansen.com e www.rickhanseninstitute.org per avere maggiori informazioni sul lavoro che stiamo svolgendo per raggiungere i nostri comuni obiettivi.
Saluti,
Fondazione Rick Hansen – Istituto Rick Hansen


Domanda #2
·         To: Mr. Art Reitmayer, CEO, Rick Hansen Foundation
·         Subject: Si prega di rispondere
·         Messagio: Non c'è stata risposta alla domanda riguardo quale percentuale dei fondi raccolti da Rick Hansen Foundation viene spesa per trovare una cura per le lesioni del midollo spinale.Attendo una risposta a questa domanda.Nel caso che non abbia visto la domanda originale, la prego di consultare http://cellulestaminaliebombeatomiche.blogspot.com/p/prima-domanda-rick-hansen-foundation.html

Risposta #2
Caro Dennis,
Rick Hansen ha iniziato il suo viaggio 25 anni fa con energia, determinazione e un sogno: rendere il mondo più accessibile facendo conoscere le potenzialità delle persone con disabilità, e trovare una cura per le lesioni al midollo spinale (SCI). Nel 1985, spinto da questi due grandi sogni, Rick ha iniziato il suo “Man In Motion World Tour”, un viaggio in cui ha percorso più di 40,000 Km attraversando 34 paesi e che ha impiegato 2 anni a completare.

La generosità delle persone che erano ispirate dal sogno di Rick ha fatto sì che riuscisse a raccogliere in donazioni più di $ 26M. Questi fondi hanno permesso di creare e sostenere la Rick Hansen Foundation (RHF) che oggi ha raccolto fondi per oltre 245M e continua a onorare e a sostenere i sogni originali del Tour di Rick di creare un mondo accessibile e senza discriminazioni e sostenere la ricerca di una cura.

Fin dall’inizio, l’ 81% dei fondi raccolti dalla RHF è stato destinato a iniziative a favore della ricerca di una cura per le lesioni midollari (SCI) e qualità della vita, attraverso il sostegno d’iniziative di beneficenza e sovvenzioni per la ricerca.

Inizialmente la RHF ha dato nel corso degli anni milioni per finanziare la ricerca di base attraverso borse di studio, cattedre scientifiche e infrastrutture.
Oggi la RHF, attraverso il Rick Hansen Institute, focalizza la destinazione delle sue sovvenzioni e fondi su un modello collaborativo che unisce la comunità scientifica per la ricerca sulle lesioni spinali per focalizzarsi su persone con lesione acuta e cronica.

Il RHI è l’ innovazione strategica che sta creando un Global Clinical Trial Network, mettendo in collegamento 70 siti di tutto il mondo sulle lesioni midollari. Questi siti riusciranno a far sì che si arrivi alla formazione di un Multi-Center Clinaical Trails usando le scoperte scientifiche di tutto il mondo, riguardanti il CNS, per permettere di accelerare il progresso verso una cura per le persone con una lesione midollare.

Siamo certi che queste informazioni chiariscano la nostra risposta e aiutino a comprendere la natura del nostro lavoro. Per ulteriori informazioni, visiti il nostro sito www.rickhansen.com.

Cordiali saluti,
Rick Hansen Foundation

Domanda #3
Risposta #3
18 agosto 2011
Re: Proposta di discussione
Carissimi Carles, Paolo, Arcangela, Dennis e Barb,
Rispondiamo per iscritto alle vostre domande, per essere sicuri che comprendiate chiaramente la nostra posizione.
Come abbiamo affermato più volte, il lavoro della fondazione Rick Hansen supporta la stessa idea espressa da Rick quando ha dato inizio al suo tour mondiale Uomo in Movimento (Man in Motion) – per accrescere la consapevolezza del potenziale delle persone affette da disabilità, creando comunità accessibili e inclusive e sostenendo la ricerca di una cura.
Negli ultimi 25 anni, Rick e la Fondazione, con la loro voce forte, hanno fornito una chiara prospettiva in entrambe le aree. La Fondazione ha riunito diversi gruppi per articolare un obiettivo comune, impiegando la sua capacità di leadership per sviluppare la strategia e le risorse per raggiungere tale obiettivo, e ha incoraggiato queste iniziative a diventare indipendente, allo scopo di concepire e lanciare nuove idee. Grazie ai continui progressi, crediamo che gli attuali investimenti nelle aree che abbiamo messo in evidenza in precedenza porteranno a risultati futuri più significativi per le persone affette da SCI.
Nel nostro resoconto annuale, che sarà disponibile dalla prossima settimana sul nostro sito web aggiornato, troverete un elenco dei programmi e delle organizzazioni che abbiamo finanziato nell’anno fiscale 2010-2011. Le informazioni incluse nel nostro rendiconto annuale e nel T3010 sono condivise con il governo, i partner aziendali finanziatori, i principali donatori e il pubblico.
Come succede per molte fondazioni benefiche, le richieste per i finanziamenti sono riviste da un comitato e le raccomandazioni sono inoltrate al Consiglio di Amministrazione per l’approvazione. Le richieste devono essere ricevute da parte di organizzazioni che sono beneficiarie qualificate secondo le regole sulle fondazioni benefiche dell’Agenzia per le Entrate del Canada. Attualmente tutti i fondi per l’anno fiscale che termina il 31 marzo 2012 sono stati impegnati, e saranno menzionati nel nostro rendiconto dell’anno fiscale 2012, pubblicato nella primavera del 2012.
Speriamo di aver risposto alle vostre domande sull’argomento, e come amministratori trasparenti e prudenti dei fondi che ci sono stati concessi, vi garantiamo che tutte le informazioni che possiamo fornire per corrispondenza sono disponibili sul sito www.rickhansen.com.
Cordialmente,
Art Reitmayer

Domanda #4
Sua Eccellenza, il Giusto e Onorevole David Johnston, Governatore Generale del Canada.

In quanto patron del Rick Hansen Relay che avrà inizio il 24 di agosto in Newfounland, Canada, le scrivo per augurarle il successo della squadra di Rick Hansen in quest’impresa. Il lavoro che Rick Hansen, con l’appoggio del governo canadese, ha svolto per coloro che vivono con paralisi, in termini dei programmi relativi alle città accessibili e alla qualità della vita, sono stati molto apprezzati. Io condivido anche il sogno del signor Hansen di “un mondo senza paralisi dopo le lesioni alla colonna vertebrale” e credo che i progressi che si stanno facendo nel campo della rigenerazione del sistema nervoso centrale (CNS) ci condurranno a questo sogno. Con questa finalità, molte persone interessate alla cura di paralisi hanno scritto e stanno strivendo alla Fondazione Rick Hansen relativamente al suo impegno finanziario per la rigenerazione del CNS, ma non sono riuscite ad ottenere una risposta che fosse soddisfacente. Può vedere tutte le domande e le risposte al link http://bit.ly/nPCkr5. Comprendendo che questa possa essere una risposta non facile da dare via email, un gruppo rappresentativo di Canada, Italia, Giappone e Spagna ha recentemente scritto alla RHF per richiedere una riunione relativa alle questioni sollevate con le emails. Mi dispiace riferire che anche se è pervenuta una risposta, la questione riguardante la discussione è stata ignorata. Le chiedo in qualità di Governatore Generale del Canada e patron del Rick Hansen Relay di trasmettere il mio desiderio di un dialogo concreto con la RHF riguardo all’urgenza di una cura per la paralisi, e a come noi in Canada e la comunità internazionale possiamo cooperare in modo migliore per raggiungere il sogno di Rick Hansen. Aspetto una sua risposta e qualsiasi aiuto lei possa offrire.