venerdì 16 dicembre 2011

I gatti mangiano i topi alla Geron


From 12 December 2011 StemCells&AtomBombs:Cats eating mice at Geron


Mi ci è voluto molto tempo per scrivere questo post. Una delle cause è stata ovviamente l’operazione che mi ha messo fuori gioco per un po’, ma dopo aver saputo che la Geron (la prima azienda in America ad aver ottenuto l’autorizzazione per effettuare test clinici usando cellule staminali embrionali per curare la lesione del midollo spinale) stava abbandonando questi test clinici, ho dovuto ripensare intensamente al modo migliore per raggiungere una cura. Stranamente mi ha fatto tornare in mente una storia chiamata “Mouseland”. Iniziamo.

Il titolo del Los Angeles Times del 21 novembre 2011 spiega meglio l’intera questione:

Ma posso riassumere le storia in modo ancora più semplice - i gatti mangiano i topi.

Sono stato informato di questa notizia da una lettrice che si sentiva devastata da quello che lei considerava “un abbandono da parte della Geron motivato dal profitto”. La cosa peggiore è che questa ricerca non è stata abbandonata per motivi scientifici o di sicurezza, ma semplicemente perché la Geron non ha visto nessun potenziale guadagno dalle cellule staminali impiegate per curare le lesioni al midollo spinale nel prossimo futuro. Mi sembra giusto, i gatti non danno la caccia ai topi per divertimento, lo fanno per il cibo.

Ma stranamente non mi sono sentito abbandonato dalla Geron. Criticare la Geron per questo per me sarebbe come criticare i gatti per il fatto che mangiano i topi. La Geron è un’azienda privata e l’obiettivo di un’azienda privata è quello di generare profitti per i propri azionisti. Sarebbe fantastico se potessero farlo curando la paralisi, ma nel caso della Geron hanno deciso che potrebbero guadagnare di più e più in fretta con i medicinali per il cancro (ci sono più persone con il cancro che con lesioni al midollo spinale). Voglio essere chiaro, non penso che le persone alla Geron siano cattive, ma alla fine hanno fatto ciò che fanno i gatti, hanno mangiato i topi (infatti per prima cosa hanno curato i topi affetti da lesioni al midollo spinale), vale a dire che hanno fatto ciò che è naturale: hanno raggiunto una posizione migliore per fare soldi.

Devo ammettere però che, non riuscendo a capire come potremmo portare avanti la ricerca per curare la paralisi senza dipendere dai profitti privati, in segreto ho fatto il tifo per i gatti della Geron contro la mia migliore capacità di giudizio e contro me stesso, uno dei topi.

Beh, il loro abbandono dei test mi ha costretto a fermarmi, a pensare e a cercare un altro modo per andare avanti che sia maggiormente in linea con il mio modo di pensare. E allora ho trovato un articolo che esprimeva ciò che ho sempre saputo e sentito.


Questa storia non parla di una cura per la paralisi, parla invece del modo in sui il sistema dei brevetti impedisca alle persone nei Paesi più poveri di avere le medicine di cui hanno bisogno semplicemente a causa del profitto e del motivo per cui non siamo sempre serviti al meglio dal profitto. Inoltre, esprime qualcosa che ho sempre pensato riguardo il ruolo delle aziende farmaceutiche nella creazione di nuove medicine.

"I nostri governi, nel corso di decenni, hanno scelto di consentire uno strano sistema per sviluppare i medicinali da produrre. La maggior parte del lavoro svolto dagli scienziati per portare un farmaco nella nostra farmacia - e nei nostri polmoni, o stomaci o intestini - viene effettuato in laboratori universitari finanziati dal governo attraverso le vostre tasse. Le aziende farmaceutiche di solito si inseriscono tardi nel processo di sviluppo e pagano parte delle fasi conclusive, costose ma largamente improduttive, ad esempio comprando alcuni dei prodotti chimici e dei test necessari. In cambio esse detengono il diritto esclusivo di produrre e trarre guadagno dal farmaco realizzato per anni. Nessun altro può farlo."

Tuttavia non c’era alcuna soluzione su come cambiare il sistema attuale di realizzazione di nuovi farmaci o terapie.

"Ma uno studio dettagliato della Dott.ssa Marcia Angell, ex direttrice del prestigioso New England Journal of Medicine, dice che solo il 14 percento dei loro budget viene impiegato per sviluppare i farmaci - di solito nella parte improduttiva dei test. Il resto viene destinato al marketing e ai profitti. E anche con quel misero 14 percento, le aziende farmaceutiche sperperano una fortuna per creare farmaci “me-too” - farmaci che hanno esattamente la stessa funzione di farmaci già esistenti, ma presentano una molecola diversa, cosicché l’azienda possa registrare un nuovo brevetto e fare una valanga di soldi."

"Come risultato, lo US Government Accountability Office dichiara che, lungi dall’essere una fonte di innovazione, il mercato farmaceutico è diventato “stagnante”. Praticamente non spendono niente per malattie che uccidono la maggior parte degli esseri umani, come la malaria, perché le vittime sono povere, per cui non c’è praticamente alcun margine di profitto."

Questo mi ha fatto pensare alla lesione del midollo spinale. Il mercato della cura della malaria è enorme, ma le vittime sono povere, di conseguenza non hanno un farmaco per curare la malaria perché nessuno potrebbe guadagnarci. Per quanto riguarda la paralisi, anche se presente nei “Paesi ricchi”, il mercato è troppo piccolo per garantire dei grossi investimenti.

Ma queste critiche non mi hanno fatto comprendere qualcosa di nuovo o non mi hanno mostrato un modo con cui far sì che i topi curino i topi. Fortunatamente ho continuato a leggere e ho trovato ciò che stavo cercando alla fine.

Oggi lascerò la storia in sospeso, ma leggete la fine dell’articolo e io continuerò molto presto perché sono eccitato per questa interessantissima idea dato che ha il potenziale per unire le persone affette da malattie differenti con le persone normali che pagano le tasse in un gruppo di persone molto forte che potrebbe portare a un cambiamento importante per la mia vita e il mio portafoglio.

Forza topi!

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