sabato 25 giugno 2011

La Cura per la Liberazione diventa la Guerra per la Liberazione

From 14 May 2011 StemCells&AtomBombs: Liberation Treatment becomes Liberation War




Non devo aggiungere molto sull’argomento di cui oggi le cronache dei notiziari stanno già parlando sufficientemente bene. Una semplice cura rivoluzionaria per la Sclerosi Multipla (SM) che sta già avendo risultati positivi molto chiari. I pazienti richiedono di poter usufruire del trattamento entrando in contrasto con le richieste delle istituzioni mediche volte a ottenere maggiori informazioni.

Ora, non mi schiererò contro l’esigenza di avere migliori dati e adeguate sperimentazioni cliniche, ma mi chiedo quanto tempo debbano aspettare le persone per guarire da una malattia cronica degenerativa?

So che tutti mi diranno di tenere duro. Diranno che si tratta di una nuova idea e che ci vorranno anni di test. Che non dovremmo mettere a repentaglio la vita delle persone quando abbiamo a che fare con qualcosa che è stata scoperta di recente.

Ed io gli risponderò citando le reali notizie di cui siamo in possesso in merito a questa storia; dietro tutte le buone notizie in questa storia ci sono delle novità davvero disgustose. La parte peggiore di queste notizie è che non si tratta di vere e proprie novità.

Abbiamo sentito parlare molto del Dottor Zamboni, di origine italiana, e del suo studio all’avanguardia riguardante questa “nuova” terapia per la sclerosi multipla che cura l’Insufficienza Venosa Cerebrospinale Cronica (CCSVI) con l’angioplastica, ma mancano alcuni nomi all’appello.

Il Professor Eduard von Rindfleisch propose un’origine vascolare per la SM nel 1863.

La Dr.ssa Tracy Jackson Putnam che propose nuovamente un’origine vascolare per la SM negli anni ’30, come il Dott. Franz Schelling.

Nel 1973, il Dott. Schelling iniziò a investigare le cause e le conseguenze delle enormi differenze individuali nelle ampiezze delle aperture venose del cranio umano. I risultati di questo studio furono pubblicati nel 1978, nell’organo ufficiale delle Società Anatomiche di lingua tedesca, l’"Anatomischer Anzeiger".

La scoperta di Schelling del 1981, presso la Clinica per le Malattie Nervose di Salisburgo, di un impressionante allargamento dei canali venosi principali, attraverso il cranio nelle vittime di sclerosi multipla, sarebbe stata al centro del suo lavoro nei decenni seguenti. E mettendo insieme, passo dopo passo, tutte le osservazioni sul coinvolgimento delle vene nell’insorgenza delle lesioni specifiche, in particolare cerebrali, della sclerosi multipla, è stato in grado di riconoscerne le cause.

La scoperta del 1981 risale ormai a trent’anni fa, ma non è mai stata esaminata finché Paolo Zamboni non iniziò a studiarla nel 2002 e collegò il suo lavoro, che vedeva la SM come un problema vascolare, con gli anni di studi del Dott. Schelling.

Secondo il Dott. Schelling si rivolgeva agli ospedali, ai neurochirurghi, alle società di SM e non gli era mai stato concesso di portare avanti la sua ricerca. Tutti gli dicevano la stessa cosa: la SM è una malattia del sistema immunitario, non un disturbo vascolare. Diceva: “Non avrei mai immaginato che così tanti dottori avrebbero dimostrato così poco interesse per il lavoro scientifico serio e il ragionamento logico chiaro”.

Se questa ricerca fosse stata portata avanti quando la teoria venne diffusa per la prima volta, probabilmente sarebbe stato possibile salvare milioni di vittime della SM, compresa mia zia che ha sofferto di SM per quasi trent’anni.

Assicuriamoci, noi membri della comunità per le Lesioni al Midollo Spinale (SCI), di guardare al mondo medico con occhio critico, iniziando a organizzare adesso la nostra Guerra di Liberazione, in modo tale da non dover aspettare cent’anni. Le persone affette da SM hanno dimostrato chiaramente che le nostre voci hanno un impatto significativo.

Guardate il reportage del network CTV: La Guerra per la Liberazione.
Leggete la storia intera sul Globe e sul Mail: I pazienti flettono la muscolatura nella “guerra” per la cura della SM

PS. Le persone spesso mi dicono di essere un po’ troppo drammatico quindi prima che mi accusino nuovamente di esserlo utilizzando il titolo di oggi, lo “affiggerò” sul notiziario della CTV, perché lo hanno inventato loro.

1 commento:

  1. Una lezione importante direi....
    Teniamoci sempre informati e con gli occhi bene aperti, non stiamo solo seduti ad aspettare!

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