domenica 23 gennaio 2011

Se fossi una scimmia salterei anch'io

From 19 December 2010 www.StemCellsandAtomBombs.blogspot.com: If I were a monkey, I'd be jumping, too



Tutti hanno belle giornate e brutte giornate. Anche le persone sulla sedia a rotelle le hanno, ma talvolta per loro sono un po' più accentuate rispetto ai normodotati. Le brutte giornate tendono ad avere effetti maggiori sui nostri corpi.

Ultimamente i miei giorni belli sono molto più numerosi di quelli brutti, e questo è sia positivo che negativo. Positivo perché posso trascorrere la giornata senza essere scomodo o irritato, e questo rende la vita quotidiana più facile da gestire. Reintegrarsi nella società diventa un po' più fattibile quando non ti senti uno straccio per colpa del dolore o del formicolio o del sedere dolorante.

La cosa negativa riguardo le belle giornate per coloro che hanno lesioni al midollo spinale o altre malattie croniche, è che ci porta erroneamente a pensare che la vita sulla sedia a rotelle non sia poi così male. Che vivere sulla sedia per tutta la vita non sarebbe poi così male. Che forse non c'è bisogno di lottare per una cura quando ti capitano così tante “belle” giornate.

Quindi devo regolarmente ricordare a me stesso che, per quanto le cose possano andare lisce per me, devo continuare la mia battaglia per essere curato. Il punto è camminare di nuovo, non farmi piacere la mia sedia a rotelle.

Certo, se un cura non fosse possibile, allora forse rassegnarsi sarebbe la cosa migliore da fare, ma annunci recenti fatti quest'anno riguardo le cure basate sulle cellule staminali per le lesioni al midollo spinale mi dicono che siamo vicini, ma c'è bisogno del vostro aiuto.

L'obiettivo di questo blog non è mai stato quello di essere una rivista scientifica, ma di fare presente alle persone come ciò che una volta era inimmaginabile sia diventato possibile. Non avrebbe senso per me dirvi di combattere per una cura per le lesioni al midollo spinale se voi non lo credeste possibile o se non esistesse la scienza.

La scienza sta facendo cose straordinarie proprio ora, che avranno effetti su di me e su altre persone che potreste conoscere in un futuro molto vicino, ma non otterremo queste cose se non facciamo pressione sui nostri governi affinché accelerino il processo e le risorse necessarie per fornirci una cura.

Ecco un grande annuncio fatto in Giappone questo mese.

Il primo è un annuncio fatto qui in Giappone giusto alcune settimane fa. Con l'uso di cellule staminali pluripotenti indotte (cellule iPS – in pratica si tratta delle tue stesse cellule fatte tornare in uno stato embrionale che possono quindi diventare qualsiasi tipo di cellula) delle scimmie che erano paralizzate stanno diventando non paralizzate. Queste scimmie erano paralizzate dal collo in giù e nel giro di una settimana hanno riacquistato la forza nelle mani e potevano alzarsi. Dopo sei settimane saltavano; saltavano di gioia scommetto.

Ora ci sono ancora problemi con le cellule iPS. C'è il timore che le cellule si trasformino in cancro, ma queste scimmie non hanno avuto alcuna traccia di cancro dopo tre mesi. Inoltre ci vuole un sacco di tempo per creare le cellule. In questo caso ci sono voluti sei mesi, ma le scimmie hanno ottenuto il trapianto delle cellule solo nove giorni dopo essere diventate paralizzate. C'è ancora molta strada da fare ma ci stiamo avvicinando.

Ma la cosa più importante riguardo queste cellule sta nel fatto che sono state create per la prima volta da cellule di topo nel 2006 e in seguito da cellule umane nel 2007. Tre anni dopo vengono utilizzate per il trattamento delle lesioni al midollo spinale negli animali. Questa è velocità e mostra dove è arrivata la ricerca sulle cellule staminali per le lesioni al midollo spinale.

Confrontate questi dati con quelli relativi alle cellule staminali embrionali e vedrete quanto velocemente si stanno muovendo le cose. Nel 1981 per la prima volta vennero isolate e coltivate cellule staminali embrionali di topo. Ci sono voluti 17 anni per essere in grado di fare la stessa cosa con le cellule staminali embrionali umane e ci sono voluti altri sette anni per essere in grado di usarle su un topo paralizzato. Prima di quest'anno, quattro anni dopo che il topo ha camminato, non erano state nemmeno provate sugli umani. Stiamo ancora aspettando i risultati di questi studi sulla sicurezza, ma questo sarà molto interessante.

Non sto cercando di spingere un tipo di cellule piuttosto che un altro. Sto solo cercando di mostrare la velocità con cui le cose procedono e che la scienza che mi farà alzare da questa sedia è qui. Ora se solo riuscissimo a ottenere il supporto dei governi salterei anch'io.

1 commento:

  1. Con le staminali e non solo la ricerca per una cura alle lesioni midollari sta facendo passi da gigante ma purtroppo a rilento a causa anche della scarsità di fondi messi a disposizione. Penso sia di dovere di tutti fare il possibile per accelerare il corso degli eventi,non solo per noi stessi ma pensando anche a chi colpito da lesione midollare non può muovere neanche un dito...loro difficilmente diranno "anche così può andare".
    Arcangela

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