domenica 23 gennaio 2011

Libertà. Uguaglianza. Fratellanza.

From 19 January 2011 www.StemCellsandAtomBombs.blogspot.com: Liberty. Equality. Fraternity


File:Logo de la République française.svgBenvenuti/e sulla versione francese di StemCells&AtomBombs.

A dir la verità avevo un sacco di idee diverse sul post per lanciare questa versione.

Volevo parlarvi del progetto Bomba Atomica francese e, se la Francia è stata in grado di creare un'arma così terribile, di come la tecnologia francese possa curare la paralisi.

Volevo parlarvi dell'impegno francese nella cura di molte malattie diverse utilizzando le cellule staminali.

Come sempre quando comincio un post, navigo, navigo, navigo su internet alla ricerca di qualche buona idea. Mi sono imbattuto nella Rivoluzione Francese e nella sua richiesta di libertà, uguaglianza e fratellanza. Sapevo che era ciò di cui avrei voluto scrivere.

La libertà: essere libero dai confini della mia sedia. Per gli altri, essere liberati dalla malattia.

L'uguaglianza: lottare per assicurarsi che quando si arriverà alle cure tramite le cellule staminali, esse siano accessibili per tutti, indipendentemente dalle possibilità economiche.

La fratellanza: il modo per ottenere la cura. Noi, tutti insieme, per assicurarci di non essere dimenticati.

Benvenuti/e. 

Se fossi una scimmia salterei anch'io

From 19 December 2010 www.StemCellsandAtomBombs.blogspot.com: If I were a monkey, I'd be jumping, too



Tutti hanno belle giornate e brutte giornate. Anche le persone sulla sedia a rotelle le hanno, ma talvolta per loro sono un po' più accentuate rispetto ai normodotati. Le brutte giornate tendono ad avere effetti maggiori sui nostri corpi.

Ultimamente i miei giorni belli sono molto più numerosi di quelli brutti, e questo è sia positivo che negativo. Positivo perché posso trascorrere la giornata senza essere scomodo o irritato, e questo rende la vita quotidiana più facile da gestire. Reintegrarsi nella società diventa un po' più fattibile quando non ti senti uno straccio per colpa del dolore o del formicolio o del sedere dolorante.

La cosa negativa riguardo le belle giornate per coloro che hanno lesioni al midollo spinale o altre malattie croniche, è che ci porta erroneamente a pensare che la vita sulla sedia a rotelle non sia poi così male. Che vivere sulla sedia per tutta la vita non sarebbe poi così male. Che forse non c'è bisogno di lottare per una cura quando ti capitano così tante “belle” giornate.

Quindi devo regolarmente ricordare a me stesso che, per quanto le cose possano andare lisce per me, devo continuare la mia battaglia per essere curato. Il punto è camminare di nuovo, non farmi piacere la mia sedia a rotelle.

Certo, se un cura non fosse possibile, allora forse rassegnarsi sarebbe la cosa migliore da fare, ma annunci recenti fatti quest'anno riguardo le cure basate sulle cellule staminali per le lesioni al midollo spinale mi dicono che siamo vicini, ma c'è bisogno del vostro aiuto.

L'obiettivo di questo blog non è mai stato quello di essere una rivista scientifica, ma di fare presente alle persone come ciò che una volta era inimmaginabile sia diventato possibile. Non avrebbe senso per me dirvi di combattere per una cura per le lesioni al midollo spinale se voi non lo credeste possibile o se non esistesse la scienza.

La scienza sta facendo cose straordinarie proprio ora, che avranno effetti su di me e su altre persone che potreste conoscere in un futuro molto vicino, ma non otterremo queste cose se non facciamo pressione sui nostri governi affinché accelerino il processo e le risorse necessarie per fornirci una cura.

Ecco un grande annuncio fatto in Giappone questo mese.

Il primo è un annuncio fatto qui in Giappone giusto alcune settimane fa. Con l'uso di cellule staminali pluripotenti indotte (cellule iPS – in pratica si tratta delle tue stesse cellule fatte tornare in uno stato embrionale che possono quindi diventare qualsiasi tipo di cellula) delle scimmie che erano paralizzate stanno diventando non paralizzate. Queste scimmie erano paralizzate dal collo in giù e nel giro di una settimana hanno riacquistato la forza nelle mani e potevano alzarsi. Dopo sei settimane saltavano; saltavano di gioia scommetto.

Ora ci sono ancora problemi con le cellule iPS. C'è il timore che le cellule si trasformino in cancro, ma queste scimmie non hanno avuto alcuna traccia di cancro dopo tre mesi. Inoltre ci vuole un sacco di tempo per creare le cellule. In questo caso ci sono voluti sei mesi, ma le scimmie hanno ottenuto il trapianto delle cellule solo nove giorni dopo essere diventate paralizzate. C'è ancora molta strada da fare ma ci stiamo avvicinando.

Ma la cosa più importante riguardo queste cellule sta nel fatto che sono state create per la prima volta da cellule di topo nel 2006 e in seguito da cellule umane nel 2007. Tre anni dopo vengono utilizzate per il trattamento delle lesioni al midollo spinale negli animali. Questa è velocità e mostra dove è arrivata la ricerca sulle cellule staminali per le lesioni al midollo spinale.

Confrontate questi dati con quelli relativi alle cellule staminali embrionali e vedrete quanto velocemente si stanno muovendo le cose. Nel 1981 per la prima volta vennero isolate e coltivate cellule staminali embrionali di topo. Ci sono voluti 17 anni per essere in grado di fare la stessa cosa con le cellule staminali embrionali umane e ci sono voluti altri sette anni per essere in grado di usarle su un topo paralizzato. Prima di quest'anno, quattro anni dopo che il topo ha camminato, non erano state nemmeno provate sugli umani. Stiamo ancora aspettando i risultati di questi studi sulla sicurezza, ma questo sarà molto interessante.

Non sto cercando di spingere un tipo di cellule piuttosto che un altro. Sto solo cercando di mostrare la velocità con cui le cose procedono e che la scienza che mi farà alzare da questa sedia è qui. Ora se solo riuscissimo a ottenere il supporto dei governi salterei anch'io.

sabato 15 gennaio 2011

Da Atomgrad a Stemgrad – Benvenuti su СтволовыеКлетк&AтомныеБомбы

From 12 December 2010 www.StemCellsandAtomBombs.blogspot.com: 

From Atomgrad to Stemgrads



La versione russa si trova all'indirizzo: www.stvolovyekletkiiatomnyebomby.blogspot.com

Durante la lezione di storia delle superiori con il professor Martin...

E come diceva di solito. “A nessuno piacerebbe vivere nell'Unione Sovietica”, lui pronuncerebbe 'sovietico' con la “o” aperta, “tranne forse a Tesolat”.

Stavamo studiando la Crisi dei missili di Cuba, o perlomeno la sua versione della Crisi dei missili di Cuba, e ci stava insegnando quanto fosse oltraggioso che i sovietici provassero a mettere dei missili nucleari a Cuba, quando io posi una domanda.

“Quindi non è ugualmente sbagliato che gli Stati Uniti e la NATO abbiano delle armi nucleari nell'Europa occidentale puntate contro l'Unione Sovietica?”. Beh, dopo questa cosa, ogni volta che studiavamo qualcosa che avesse minimamente a che fare con i Paesi comunisti, sentivo sempre lo stesso ritornello.

“A nessuno piacerebbe vivere nell'Unione Sovietica, tranne forse a Tesolat”.
“A nessuno piacerebbe vivere nella Cina Comunista, tranne forse a Tesolat”.
“A nessuno piacerebbe vivere nella Cuba di Castro, tranne forse a Tesolat”, e così via...

Ma giusto nel caso il professor Martin leggesse questo post, voglio assicurarmi che lui sappia che mi piacevano le sue lezioni, perché nonostante avesse la sua versione della storia (come la maggior parte degli storici), non ci impediva di discutere il nostro punto di vista.

Devo ammettere che ero sinceramente impressionato dall'Unione Sovietica quando frequentavo la scuola superiore. Dopo ho imparato e studiato cose che mi hanno fatto cambiare idea, ma questo è successo più tardi.

Si trattava di un Paese che ci dicevano fosse malvagio, corrotto e arretrato rispetto all'occidente, ma superò gli americani nello spazio. Cosa più importante per questo blog, era il secondo Paese al mondo a possedere la bomba atomica. La ottennero dopo 4 anni di guerra durante la quale avevano perso più di 20 milioni di persone. Dopo che una persona su quattro in Russia era stata o uccisa o ferita. Dopo che il loro Paese era rimasto devastato dalla Seconda Guerra Mondiale, e lo hanno fatto in sette anni.

Hanno capito che una tecnologia simile non può essere acquisita casualmente con ricercatori che lavorano in modo scoordinato presso diverse università per tutto il Paese. I sovietici sono arrivati al punto di creare le Atomgrad. È in queste dieci città che la ricerca e lo sviluppo delle armi nucleari hanno avuto luogo. Di nuovo, possiamo vedere chiaramente come lo Stato, con tutto il suo peso, sia l'unica cosa in grado di produrre una tecnologia simile, e in tempi davvero ridotti.

Indipendentemente da ciò che ho appreso in seguito, comunque non cambia il fatto che sia la corsa sovietica verso lo spazio che la creazione di una bomba atomica, così presto dopo gli orrori della Seconda Guerra Mondiale, siano imprese notevoli.

Con il lancio di questo blog in russo oggi spero che la nuova Russia possa diventare anche leader mondiale della ricerca sulle cellule staminali. Putin ha già mostrato come riunire i leader mondiali quando ha ospitato una conferenza a 13 nazioni per salvare le tigri. Mi piacciono le tigri, ma spero che i leader russi possano fare lo stesso sforzo per le persone affette dalle tante malattie che si spera di curare con le cellule staminali. Mi piacerebbe vedere dieci Stemgrad costruite in Russia.

domenica 9 gennaio 2011

Mi sono arreso?

From 28 November 2010 www.StemCellsandAtomBombs.blogspot.com: 



No, non vi preoccupate. Non mi sono arreso.
No, non vi preoccupate. Non sono caduto in una profonda depressione.
No, non vi preoccupate. Non sono stato così tanto impegnato con la mia vita da dimenticarmi del blog.

In realtà, proprio perché sono stato impegnato con questo blog ci saranno solo tre post nel mese di Novembre.

Pensate che io stia accampando delle scuse?

Per prima cosa, sempre più cure per le malattie del midollo spinale vengono portate in fase di sperimentazione clinica o sono in attesa di approvazione, quindi mi piacerebbe fornirvi un aggiornamento il mese prossimo. Non sono la persona con la mente scientifica più eccelsa al mondo, quindi sto approfondendo le mie letture per darvi informazioni dettagliate. Sembra che in un prossimo futuro sarà portata avanti una sperimentazione clinica in Giappone. La cura sta arrivando!

In secondo luogo, giusto perché non pensiate che io mi stia inventando questa cura a base di cellule staminali per le malattie del midollo spinale, sono stato molto fortunato ad ottenere un’intervista con uno scienziato delle patologie del midollo spinale rinomato a livello mondiale. Le sue parole e le sue attività saranno al centro dei post di Dicembre del blog. Anche lui crede che una cura sia possibile, e sa di cosa sta parlando.

Ho programmato anche un’altra intervista nelle prossime due settimane e al momento sto svolgendo il lavoro preparatorio per realizzarla. La farò con una grande organizzazione che si occupa delle malattie del midollo spinale che ha la sua sede in America. Hanno tenuto da poco una conferenza che ha riunito molti ricercatori di spicco e attivisti provenienti da tutto il mondo. Intendo dimostrare a tutti voi come delle persone normali possano contribuire ad una cura, perché anche questo gruppo crede che una cura sia possibile.

Stanno per decollare le versioni nelle altre lingue. Da quando ho creato questo blog in inglese, ho lanciato anche le versioni in giapponese (幹細胞&原爆)  e in italiano (CelluleStaminali&BombeAtomiche) con l’aiuto di formidabili traduttori volontari. Sono state create anche una pagina facebook in italiano e una in inglese. Per favore accedetevi con i vostri account facebook e cliccate su “mi piace” in queste pagine. Spero anche di lanciare le pagine in russo, in francese, in rumeno e in tedesco il mese prossimo. Vorrei che il resto del mondo ricevesse tutte le informazioni sulla cura.

Infine, l’obiettivo di questo blog non è di delineare il mondo delle lesioni del midollo spinale secondo i suggerimenti di Dennis, ma di avvicinarmi ad altri attivisti che lottano per una cura. Ho allacciato straordinari contatti con persone in tutto il mondo che hanno tutte lo stesso obiettivo: farci alzare dalle nostre sedie e tornare al mondo delle persone che camminano. I miei colloqui con queste persone sono stati meravigliosi e spero di potervi dare delle notizie su queste attività. Tutte queste persone credono che sia possibile trovare una cura.

Il prossimo mese e il prossimo anno, vorrei concentrarmi su come potreste dare il vostro aiuto per far sì che la cura diventi realtà. Tutte le persone con cui parlo pensano che la cura sia a portata di mano, ma la vostra collaborazione renderà ancora più rapido il raggiungimento di questa meta così importante.

PS. E per dimostrarvi che non mi dedico solo al lavoro, vi faccio vedere alcune foto. Quelle che vedete in questo blog sono state scattate insieme alla mia famiglia durante una festa in onore del mio piccolo SCHICHI-GO-SAN. Queste sono le persone per le quali è importante che io trovi una cura.

lunedì 3 gennaio 2011

Paracadutismo? Perché diavolo dovrei fare paracadutismo?


From 20 November 2010 www.StemCellsandAtomBombs.blogspot.com: Skydiving? Why in the hell would I go skydiving


Primo giorno dopo la cura.

Sono le 7 del mattino e i bambini ronzano già intorno alla mia testa al primo piano. Cantano canzoni giapponesi che mi sono vagamente familiari e dopo cominciano a chiedermi di giocare con loro. Ed è quello che faccio.

Salto giù dal mio futon, in realtà non si salta giù da un futon sistemato sul pavimento (tatami per la precisione), mi rigiro e mi alzo. Mando via i bambini e gli dico di darmi 15 minuti. Esco dalla porta d'ingresso, prendo il giornale, afferro le mie sigarette e mi dirigo in bagno dove posso leggere il giornale e fumare per qualche minuto in pace e in silenzio.

Dopo aver avuto questi pochi minuti a disposizione, è ora di fare colazione andando al secondo piano. Chiedo ai bambini come vogliono le uova. “Sode” risponde uno, “fritte” risponde l'altro, ma gli dico di decidere UN SOLO modo per fare le uova e che per me andrà bene qualsiasi cosa. Si scontrano in una rapida sfida a janken (sasso-carta-forbice) e Luca, il più grande, vince. E uova fritte siano.

Uova, salsicce (non vere salsicce italiane, ma piccoli sottili wurstel giapponesi), pane tostato (non con olio d'oliva e aglio, ma con sottilette fuse), latte, e caffè per me. È ora di mangiare, ma per Luca e Lio è ora di lottare per ogni uovo, wurstel e pezzo di pane. Mi metto a urlare e questo li calma. Finalmente mangiamo.

Prossima sfida. È martedì mattina, durante le festività per l'Obon (durante questo periodo i morti tornano in Giappone e abbiamo una settimana di ferie per accogliere il loro ritorno), per cui non voglio sprecare la giornata. “Lavatevi i denti e vestitevi”. Vinco di nuovo io e loro vanno al terzo piano per prepararsi. Per me, sono altri cinque minuti di pace durante i quali esco in balcone con il resto del mio caffè, il giornale e le sigarette per godere un momento di pace.

Siamo pronti”. Corrono giù per le scale e si preparano per giocare in strada. Mi domando se mi lasceranno solo adesso, ma guardando la strada deserta vedo che non ci sono altri bambini, presto mi chiameranno a giocare con loro e io ne sarò felice.

Tutti e tre siamo adesso in strada nel torrido agosto e giochiamo al gioco di Obama. È un gioco interessante. Si chiamava il gioco di Osama (non Bin Laden). “Osama” significa “re” in giapponese e in questo gioco avanzi di livello fino a diventare il re. Lo abbiamo chiamato il gioco di Obama dopo le elezioni americane.

Giochiamo per circa un'ora fino a quando siamo tutti bagnati del sudore di Osaka che va di pari passo con l'umidità e quindi siamo tutti d'accordo nel rientrare in casa con l'aria condizionata. Spero che sia tutto per oggi, ma mia moglie, che non è ancora uscita nella calura esterna, dice che stiamo per andare a Konan, un negozio di articoli casalinghi del quartiere.

Nonostante il caldo sia soffocante sono abbastanza contento di andarci. Voglio prendere un po' di tavole per fare delle mensole per la dispensa, prendere delle piante nuove, un nuovo vaso per il mio albero d'olivo e comprare qualsiasi altra cosa questo posto offra. Konan è fantastico ma il tragitto in bicicletta per arrivarci è TORRIDO!

Arrivati lì finalmente compriamo tutte le cose che ci servono, e che non ci servono, e poi usciamo per andare al parcheggio e prendere un gelato. Spero che ci sia una birra per me, ma non c'è, e anche se ci fosse stata mia moglie non mi avrebbe fatto bere una birra alle 3.00 del pomeriggio.

Torniamo a casa dopo il lungo tragitto in bicicletta sullo Hyakuenbashi (il ponte da cento yen), e proprio quando sto per rilassarmi e bere una birra a dispetto di qualsiasi obiezione, decidiamo di uscire di nuovo. Questa volta per prendere un okonomiyaki che è tipo... non so a cosa assomigli. Ho mangiato l'okonomiyaki il mio primo giorno in Giappone e mi dissero che era una specie di pizza giapponese. Beh, non è una pizza, è più simile a una frittella piena di cavoli tritati e pezzi di carne di maiale. Comunque sia è delizioso e lo mangiamo.

Oh, ho dimenticato qualcosa. Prima di andare a mangiare gli okonomiyaki, i miei figli decidono che sarebbe fantastico andare al sento (bagni pubblici) dopo aver mangiato, quindi prima dobbiamo prendere i nostri vestiti e asciugamani. Non so se qualcuno di voi conosce i bagni pubblici, ma in Giappone ci vado spesso.

Praticamente è un posto con grandi vasche e docce lungo i muri. Grandi vasche con acqua bollente, alcune dentro e alcune fuori, insieme alla sauna e alle sedie massaggianti. È fantastico e se impari a spogliarti con un gruppo di altre persone, impareresti presto ad amarlo come ho fatto io.

Quindi dopo l'okonomiyaki, io, Luca e Lio stiamo seduti all'esterno con l'acqua bollente fino al collo. È fantastico ma ho dimenticato la vera ragione della loro insistenza. I bagni pubblici dove vado di solito, Shintokuyu, hanno una sala d'attesa con il gelato. Per cui, anche se voglio restare in ammollo nell'acqua bollente, esco e accontento il desiderio di gelato dei miei figli. Tuttavia sono fortunato perché vendono sia il gelato che la birra.

Sono stanco morto ma lungo il tragitto in bicicletta per tornare a casa (circa 2 minuti) mi rendo conto che sto dimenticando la cosa più importante per concludere in bellezza una giornata fantastica: PIÙ birra. Ci fermiamo al negozio, ne prendiamo un po' e torniamo a casa.

Giochiamo di sopra nella stanza da letto dei bambini al terzo piano. Racconto loro una storia e dopo diciamo le preghiere. “Padre nostro”, “Ave Maria” e un mucchio di altre preghiere dette tra inglese, italiano, giapponese e persino latino. Ma non avrebbe molta importanza anche se le dicessi in Swahili, entrambi si sono già addormentati.

Ora torno al primo piano, fa troppo caldo di sopra per me, srotolo il futon, apro una birra e mi preparo a dormire. Domani ho promesso di portare i bambini a ZA BOOM, una grande piscina in un parco divertimenti a circa 30 minuti da casa mia.

Sembra noioso? Non per me.

È in effetti quello che ho fatto il giorno che sono diventato paralitico. Quel giorno sono arrivato solo alla parte del futon al primo piano prima che iniziasse il dolore e che mi portassero d'urgenza all'ospedale, lasciando i miei figli preoccupati per il padre E per il fatto che non sarebbero andati a ZA BOOM.

Per quello che mi riguarda, il primo giorno in cui avrò riacquistato la mia libertà, spero di rivivere l'ultimo giorno senza il dolore che ha dato inizio a tutto questo (e spero anche senza sigarette). Poi voglio concludere le mie ferie per l'Obon e tornare a insegnare e al sindacato, e farlo stando in piedi.

Questo è tutto.

Ricordo la mia prima sessione di riabilitazione tre giorni dopo la mia operazione. Il fisioterapista, che era un tipo davvero gentile, mi disse di come le persone sulla sedia a rotelle scalassero montagne, andassero a fare immersioni, paracadutismo e viaggiassero in tutto il mondo.

Io pensai tra me e me “questo tipo è pazzo”. Stava parlando della mia nuova piacevole vita sulla sedia a rotelle. Perché diavolo avrei dovuto voler fare immersioni o paracadutismo con la sedia a rotelle? Non ho mai fatto queste cose prima di diventare paralizzato, perché dovrei desiderare di farle adesso? Piuttosto avrei preferito discutere delle nuove cure per le lesioni del midollo spinale sulle quali vengono effettuate ricerche. Invece ho avuto il “discorso sulla vita sulla sedia a rotelle”.

Forse riguarda il convalidare se stessi o il sentirsi vivi; che puoi fare queste cose anche se sei su una sedia a rotelle. Ma io non ho bisogno di queste cose per confermare che sono vivo. Ho il dolore e il formicolio che mi ricordano che sono vivo. Non sto criticando quelli che fanno queste cose. Può darsi che gli piaccia. Forse lo facevano anche prima. Forse hanno iniziato a farlo dopo essere diventati paralizzati.

Tutto quello che sto dicendo è che preferirei spendere il mio tempo per cercare di rendere la cura una realtà piuttosto che sciando giù da una montagna con la mia sedia a rotelle. Non ho bisogno di divertimento perché la vita sulla sedia a rotelle non è divertente.

Quando mi diranno che non c'è alcuna speranza. Quando tutte le ricerche dimostreranno che curare le lesioni del midollo spinale è impossibile, allora potrei decidere che fare immersioni è qualcosa che dovrei fare per davvero.